GLOBAL LAW FORUM
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Progetto di Dichiarazione dei Diritti Umani Digitali Globali

Il Grande Reset dei Rischi Digitali Globali

#ShapingRightsFor4IR
Autore:
Maksim Burianov,
Responsabile del progetto "Global Digital Human Rights for 4IR" presso Global Shapers Community Moscow (un'iniziativa del World Economic Forum);
CEO e ambasciatore dell'ONU SDG 16 in Russia, Global Law Forum
Un articolo su The Agenda of the WEF sul perché abbiamo bisogno di una nuova Dichiarazione dei diritti umani:
https://www.weforum.org/agenda/2020/08/here-s-why-we-need-a-declaration-of-global-digital-human-rights/
La traduzione del documento in italiano
Francesco Buonora
Curator presso Global Shapers Community Nice (un'iniziativa del World Economic Forum);
Interprete della bozza di Dichiarazione dei diritti umani digitali globali


A seguito dell'esperienza della Seconda Guerra Mondiale, l'umanità ha tenuto conto degli errori e si è unita. È stato costruito un sistema di istituzioni e di diritto internazionale.

• Ad oggi, questi obblighi internazionali non riflettono l'era della globalizzazione 4.0 (4IR) e devono essere aggiornati.

• Per indirizzare la civiltà verso un percorso di sviluppo sostenibile nell'era della Quarta Rivoluzione Industriale, proponiamo che la comunità mondiale prenda in considerazione il progetto di “Dichiarazione dei Diritti Umani Digitali Globali”.

• Lo sviluppo e l'attuazione della Dichiarazione a livello delle Nazioni Unite ci permetterà di implementare "Il Grande Reset" e di creare istituzioni per massimizzare i benefici della rapida digitalizzazione della società. Insieme a 45 hub di Global Shapers, esortiamo le Nazioni Unite a prendere in considerazione questo progetto.


Preambolo

1. Noi, rappresentanti del genere umano, di ciascuna delle nazioni, ci siamo riuniti in un incontro online e offline, all'alba del terzo decennio del millennio, per riaffermare e garantire la realizzazione dei diritti umani, affermando il ruolo e l'importanza inviolabile di ogni persona che entra nell'era della globalizzazione digitale e della Quarta Rivoluzione Industriale (un nuovo salto nella digitalizzazione e nel progresso tecnologico).
2. Riaffermando il significato e la forza della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” del 10 dicembre 1948, del “Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali” del 16 dicembre 1966, del “Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici” del 16 dicembre 1966 e di altri documenti fondamentali, creiamo e approviamo collettivamente la “Dichiarazione dei Diritti Umani Digitali Globali”, ponendola in testa al percorso per la trasformazione digitale e globale della nostra realtà per uno sviluppo planetario sostenibile.
3. Tenendo conto dello sviluppo delle tecnologie e del contesto più recente della globalizzazione digitale (globalizzazione 4.0) - Big Data, Intelligenza Artificiale e Deep Learning, tecnologie di rete neurale, Internet of Things, tecnologie di contabilità distribuita (Blockchain), Additive Manufacturing, Realtà Aumentata e Additiva, Quantum Computing, Cloud Computing, tecnologie moderne di bioingegneria (Biotech) e altre tecnologie - affermiamo un nuovo principio e una nuova misura della libertà umana, chiamata “Diritti Umani Digitali Globali”.
4. Considerando che il riconoscimento della dignità, dell'uguaglianza e dell'inalienabilità dei diritti digitali inerenti a tutti i membri della famiglia umana è il fondamento della libertà, della giustizia e della pace universale; e
5. Considerando che il disinteresse e il disprezzo per i diritti umani ha portato ad atti barbarici che oltraggiano la coscienza dell'umanità, e che la creazione di un nuovo mondo digitale, in cui le persone avranno libertà di parola e di credo e saranno libere dalla paura e dai bisogni, è salutata come una alta aspirazione delle persone; e
6. Considerando che è essenziale che i diritti umani siano protetti dallo stato di diritto ed espressi in algoritmi digitali per garantire che gli individui non siano costretti a ricorrere alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione come ultima risorsa; e
7. Considerando che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nella Carta la loro fede nei diritti umani digitali fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana e nell'uguaglianza di uomini e donne, e nell'uguaglianza di tutte le razze, e hanno deciso di promuovere il progresso tecnologico sociale e migliori condizioni di vita in una maggiore libertà; e
8. Considerando che gli Stati membri si sono impegnati a promuovere, in cooperazione e collaborazione digitale con le Nazioni Unite, il rispetto universale, l'osservanza e la realizzazione dei diritti umani digitali globali e delle libertà fondamentali; e
9. Considerando che una comprensione generale della natura di questi diritti e libertà digitali globali è essenziale per il pieno adempimento di questo obbligo; e

10. Tenendo conto della natura rivoluzionaria e globale dei prossimi cambiamenti che interessano la società, compresa la fusione, la sintesi e la compenetrazione della realtà biologica, fisica e digitale;

Risulta fondamentale fare in modo che la globalizzazione digitale diventi un fattore positivo per tutti i popoli del mondo. Ciò è dovuto al fatto che, sebbene la globalizzazione digitale offra vaste opportunità, i suoi benefici sono ora utilizzati in modo molto disomogeneo; in modo altrettanto disomogeneo sono anche distribuiti i suoi costi e non esiste ancora un unico percorso per il suo ulteriore sviluppo incentrato sull'uomo. Riconosciamo che i Paesi in via di sviluppo e i Paesi con economie in transizione devono affrontare sfide particolari per rispondere a questa sfida fondamentale. Questo è il motivo per cui la globalizzazione digitale può essere pienamente equa e sostenibile solo attraverso sforzi globali e persistenti per plasmare un futuro comune basato sulla nostra comune appartenenza alla razza umana in tutta la sua diversità.
Con questa Dichiarazione, uniamo gli sforzi dell'umanità per creare i principi della trasformazione digitale, da includere nelle politiche e negli strumenti normativi a livello globale di ogni persona, e la priorità del suo sviluppo: a) contribuire alla piena realizzazione dei nostri diritti e delle nostre libertà nell'era digitale e alla capacità di influenzare attivamente il mondo; b) soddisfare le esigenze di una società digitale e costruire un ordine mondiale globale sicuro nell'interesse dello sviluppo sostenibile; c) contribuire alla costruzione di un'economia e di una società digitale inclusiva; d) contribuire al rafforzamento delle capacità umane e istituzionali; e) contribuire a costruire fiducia, sicurezza e stabilità nello spazio digitale e nella cooperazione digitale globale. Diamo altresì priorità all'ulteriore creazione della “Convenzione sui Diritti Umani Digitali Globali” e al costante rinnovamento dei principi dei diritti umani nel contesto delle future rivoluzioni tecnologiche digitali e del progresso globale della razza umana sul pianeta Terra e con la prospettiva di andare oltre.

L'Assemblea Generale,
proclama questa “Dichiarazione dei Diritti Umani Digitali Globali” come un imperativo a cui tutti gli Stati, le nazioni e tutti i popoli devono tendere, attraverso la promozione della scienza, dell'educazione, dell'illuminazione a livello internazionale e dei livelli di giurisdizione degli Stati membri delle Nazioni Unite.

Parte I. Disposizioni generali.

Articolo 1.
Tutte le persone nascono libere e uguali nella dignità e nei diritti digitali globali. Sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in uno spirito di fratellanza, sia online sia offline, e sviluppare, creare, implementare e applicare le tecnologie e i frutti del progresso scientifico e tecnologico.
I diritti umani digitali globali sono opportunità per la conservazione e lo sviluppo di una persona, appartenente a tutti fin dalla nascita, sancite dal diritto internazionale e dalla legislazione nazionale, la cui attuazione dovrebbe portare all'utilizzo di benefici sociali attraverso l'uso delle nuove tecnologie.
Nessuno sviluppo tecnologico può violare i diritti umani e la dignità umana.
Articolo 2.
Tutti hanno il diritto di partecipare in modo paritario all'ambiente digitale.
Tutti dovrebbero avere tutti i diritti digitali e tutte le libertà proclamate in questa Dichiarazione, senza distinzioni di alcun tipo, né ad esempio in relazione alla razza, il colore, il sesso, la lingua, la religione, la visione del mondo, la visione politica o altre opinioni, l'origine nazionale o sociale, la proprietà, il patrimonio o altro status.
Inoltre, non si dovrebbe fare alcuna distinzione in base allo status politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio a cui un individuo appartiene, indipendentemente dal fatto che tale territorio sia indipendente, sotto amministrazione fiduciaria, non autogovernato o comunque limitato nella sua sovranità.
Articolo 3.
1. Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale, indipendentemente dal livello di progresso tecnologico raggiunto nel suo stato.
2. Nessuno dovrebbe utilizzare la tecnologia per lo sviluppo, la produzione, lo stoccaggio e l'uso di qualsiasi tipo di arma, ivi incluse armi biologiche, armi chimiche, sistemi di combattimento autonomi e qualsiasi altra arma destinata allo svolgimento di operazioni militari.
3. Ogni individuo ha il diritto di essere libero dal controllo totale digitale (sorveglianza di massa, intercettazioni e altre misure) da parte dello Stato, di altre strutture e degli individui. Ciò include il diritto di ogni individuo di avere accesso alle informazioni sulle normative pertinenti, sull'applicazione della legge, sulle attività amministrative e di altro tipo.
Articolo 4.
Ogni individuo ha il diritto di godere di diritti personali, sociali, economici, politici e culturali basati sulle nuove tecnologie, senza barriere costruite sulla base delle nuove tecnologie da individui, aziende e stati.
I diritti umani che sono stati riconosciuti e sanciti nella “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” del 10 dicembre 1948, nel “Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali” del 16 dicembre 1966, nel “Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici” del 16 dicembre 1966 e in altri documenti fondamentali devono trovare una garanzia di attuazione nell'ambito dell'uso delle nuove tecnologie.
Articolo 5.
1. Ogni persona, ovunque si trovi, ha il diritto di accedere a Internet a livello mondiale. Allo stesso tempo, gli Stati devono garantire la continuità, l'accessibilità economica e l'effettiva velocità di connessione.
2. A chiunque deve essere garantita la neutralità di Internet senza discriminazioni. Gli individui sono liberi e hanno il diritto di navigare gratuitamente e senza censure.
Articolo 6.
Ogni persona ha il diritto di accedere alle tecnologie digitali (tecnologie e relative attrezzature). Allo stesso tempo, gli Stati devono garantire l'accessibilità economica delle tecnologie.
Articolo 7.
Tutti hanno il diritto di accedere agli strumenti di identità digitale e all'archiviazione digitale delle risorse.
Articolo 8.
Ogni persona ha il diritto di accedere a informazioni affidabili e allo stesso tempo non dovrebbe essere influenzata negativamente dall'ambiente digitale.
Articolo 9.
Ogni persona, ovunque si trovi, ha diritto al riconoscimento della sua personalità giuridica digitale.
Articolo 10.
Tutte le persone sono uguali davanti alla legge e hanno diritto, senza distinzione, alla pari protezione della legge. Tutti gli individui hanno diritto ad un'uguale protezione contro qualsiasi tipo di discriminazione che violi la presente Dichiarazione e contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.
Articolo 11.
1. Ogni individuo ha diritto al ripristino effettivo dei diritti digitali globali violati da parte dei tribunali internazionali e nazionali competenti.
2. Il rispetto dei diritti umani digitali globali dovrebbe essere monitorato da istituzioni indipendenti della società civile.

Parte II. Inviolabilità della persona e dei suoi dati.

Articolo 12.
1. Tutti hanno la possibilità di esercitare il diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali. Quando si raccolgono, si utilizzano, si trasferiscono e si effettuano altre operazioni con i dati, sono necessarie:
a) la certezza e la specificità delle finalità del trattamento dei dati;
b) distruzione dei dati dopo aver effettuato un'operazione con essi;
c) meccanismi di controllo dei dati trasparenti e responsabili;
d) la possibilità della persona di accedere ai propri dati;
e) il diritto di sapere se i dati dell'utente sono stati compromessi.
2. Ogni individuo ha il diritto di vivere nella sua casa liberamente e senza controllo e di adottare misure adeguate per proteggere i suoi dati e le sue informazioni.
Articolo 13.
1. Ogni individuo ha il diritto di cancellare i propri dati personali, compresi i dati genetici, biometrici e medici.
2. Deve essere garantito il diritto umano alla cancellazione, alla rettifica, all'opposizione e all'accesso ai propri dati personali, nonché il diritto di essere informati.
Articolo 14.
Ogni individuo ha diritto alla privacy e alla protezione dei dati genetici.
Articolo 15.
Tutti hanno diritto alla protezione dei dati biometrici.
Articolo 16.
Ogni persona ha diritto alla protezione dei dati sanitari.

Articolo 17.
L'integrità e la riservatezza dei sistemi informativi e delle relative infrastrutture digitali devono essere garantite e protette da adeguate misure normative, tecniche e organizzative.

Parte III. Parità di accesso ai benefici.

Articolo 18.
1. Ogni individuo ha diritto ad un accesso libero e paritario alle tecnologie di comunicazione e d’informazione, senza discriminazioni e senza l'umiliazione di altri diritti fondamentali.
2. La fornitura di accesso deve essere completa e adeguata.
3. Tutti hanno diritto all'utilizzo non personalizzato delle offerte digitali.
Articolo 19.
1. Ogni individuo ha il diritto di ricevere i servizi sociali di base e di esercitare le opportunità necessarie per mantenere la sua dignità e per il libero sviluppo della sua personalità in un ambiente digitale e basato sulla tecnologia (e sui prodotti del progresso tecnologico).
2. Ogni individuo ha il diritto a un elevato tenore di vita basato sulle nuove tecnologie, compresi il cibo, l'abbigliamento, l'alloggio, l'assistenza medica e i servizi sociali necessari, che sono necessari per mantenere la salute e il benessere di se stesso e della sua famiglia, e il diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o altri casi di perdita dei mezzi di sussistenza dovuti a circostanze indipendenti dalla sua volontà.
3. Bambini, adolescenti, persone svantaggiate e vulnerabili meritano un'attenzione particolare alla realizzazione dei loro diritti digitali globali. La loro partecipazione al mondo digitale deve essere incoraggiata e deve essere garantito l'accesso a beni e servizi essenziali.
Articolo 20.
1. Tutti hanno la garanzia di realizzare il diritto di lavorare in un ambiente digitale. Non è la tecnologia che sostituisce le persone, ma la tecnologia che contribuisce a migliorare i posti di lavoro in termini di sicurezza, valore e sviluppo umano.
2. Ogni individuo ha diritto a un'effettiva tutela del lavoro e deve essere garantito il diritto alla libertà di associazione.
Articolo 21.
1. Tutti hanno diritto ad un accesso continuo e digitale all'educazione e ai valori culturali globali, indipendentemente dal luogo sul pianeta.
2. L'educazione digitale dovrebbe essere gratuita almeno in termini di acquisizione di conoscenze di base per lo sviluppo e la partecipazione attiva alla vita della comunità globale.
3. L'educazione dovrebbe servire al pieno sviluppo della personalità umana e ad aumentare il rispetto dei diritti umani digitali e delle libertà fondamentali. L'educazione dovrebbe essere integrata con la scienza e conformarsi ai processi globali.
Articolo 22.
Tutti hanno diritto ad un accesso equo alla medicina basata sulle nuove tecnologie. Gli Stati devono garantire l'accessibilità economica della medicina ad alta tecnologia.
Articolo 23.
Ogni individuo ha diritto al riposo e al tempo libero, compreso il diritto a una ragionevole limitazione dell'orario di lavoro e a ferie periodiche retribuite, compresa la necessità di creare restrizioni quando si utilizzano le nuove tecnologie per superare il fenomeno del clip thinking (capacità digitale).
Articolo 24
1. Ogni individuo ha il diritto di partecipare alla vita scientifica e culturale e di godere dei frutti del progresso scientifico e tecnologico.
2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi intellettuali e materiali in ambito digitale in conformità con i moderni processi globali nella scienza, nell'istruzione, nell'arte e nell'economia.
Articolo 25.
1. A tutti deve essere garantito il pluralismo e la diversità nel mondo digitale.
2. L'interoperabilità digitale e l'apertura ai diritti umani devono essere promosse.

Parte IV. Intelligenza artificiale, supremazia quantistica, tecnologie di contabilità distribuita e altre capacità basate sulle nuove tecnologie.

Articolo 26.
1. Ogni persona ha la priorità della conservazione e dello sviluppo nel contesto della creazione, dell'uso, dell'implementazione e dello sviluppo dell'intelligenza artificiale (IA).
2. L'intelligenza artificiale dovrebbe contribuire alla realizzazione delle nostre capacità e non promuovere la discriminazione e la violazione dei diritti.
3. È necessario insegnare alle IA a riconoscere e attuare i diritti umani con la prospettiva della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” (1948) e dei “Patti sui Diritti Umani” (1966) e di altri atti fondamentali.
4. Per la realizzazione dei diritti umani, la parziale apertura e la piena trasparenza del codice sorgente dell'intelligenza artificiale (IA) è necessaria per migliorare la sua sicurezza, la controllabilità dei processi di creazione e i compiti consapevoli e controllati che l'IA deve svolgere.
Articolo 27.
1. I requisiti per i diritti umani possono essere formulati solo dalle persone. Le decisioni sulla vita e la morte, l'integrità personale e la detenzione di una persona possono essere prese solo da persone.
2. Ogni persona nei confronti della quale è stata presa una decisione robotizzata che influisce sull'esercizio dei suoi diritti ha la possibilità di far esaminare il suo caso da una persona.
3. La responsabilità per le soluzioni automatizzate spetta a un individuo, a una persona giuridica, a uno Stato, a un'organizzazione internazionale e/o a un altro soggetto di diritto internazionale.
4. L'uso dell'intelligenza artificiale e della robotica dovrebbe essere modellato dal punto di vista dei diritti umani digitali globali.
Articolo 28.
1. Ogni individuo ha il diritto di possedere proprietà digitali da solo o in associazione con altri.
2. Nessuno dovrebbe essere privato, arbitrariamente o senza una decisione del tribunale, della sua proprietà digitale.
Articolo 29.
1. Ogni persona ha diritto alla libertà di scelta ideologica. Nessuno deve essere sottoposto a manipolazione, controllo e limitazione della propria visione del mondo attraverso le tecnologie digitali (intelligenza artificiale, biotecnologia, neurotecnologia e altre).
2. Il diritto di partecipare alle elezioni pubbliche e ai referendum deve essere protetto dall'influenza dei media digitali e di altri mezzi di comunicazione.
Articolo 30.
1. Tutti hanno diritto alla cittadinanza digitale globale.
2. Nessuno può essere arbitrariamente privato della propria cittadinanza digitale o del diritto di cambiare la propria cittadinanza digitale.
Articolo 31.
Tutti hanno diritto alla libertà di riunirsi pacificamente in un ambiente digitale e basato sulle nuove tecnologie.
Articolo 32.
1. Ogni individuo ha il diritto di partecipare alla gestione dei processi sociali a livello globale, regionale e nazionale direttamente attraverso le tecnologie digitali o attraverso rappresentanti liberamente eletti.
2. La volontà dei popoli dovrebbe essere la vera base del potere dei governi, questo dovrebbe essere facilitato dal progresso scientifico e tecnologico. La volontà dei popoli deve essere espressa attraverso sistemi decentralizzati trasparenti, compresa le tecnologie di contabilità distribuita (Blockchain) e le future tecnologie di contabilità decentralizzata basata sulla crittografia quantistica, che promuoveranno la trasparenza, la responsabilità, l'integrità nel processo elettorale e la piena realizzazione dei diritti di tutti. Le tecnologie digitali mirano a rafforzare i criteri di periodicità e non falsificazione delle elezioni, garantendo un suffragio universale e uguale per tutti attraverso lo scrutinio segreto o altre forme equivalenti che garantiscano la libertà di voto basato su transazioni digitali.
Articolo 33.
1. Ogni individuo ha il diritto di controllare i sistemi di gestione dei processi pubblici a livello globale, regionale, nazionale e comunale attraverso piattaforme tecnologiche digitali, al fine di prevenire l'usurpazione del potere, l'abuso dell'autorità di allocazione delle risorse senza tenere conto dei diritti di ciascuno.
2. Ogni individuo ha il diritto di accedere alle informazioni detenute dalle autorità governative; in particolare, il principio della trasparenza e della responsabilità si applica anche ai soggetti privati che svolgono funzioni pubbliche.
3. Coloro che forniscono il controllo digitale delle strutture di gestione e la protezione dei diritti umani digitali globali devono essere protetti da uno status giuridico adeguato.
Articolo 34.
Ogni individuo ha diritto a un giusto ordine sociale globale, sia online (digitale) che offline, in cui i diritti e le libertà digitali stabiliti in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati attraverso la tecnologia digitale e senza barriere create dall'introduzione di nuove tecnologie.
Articolo 35.
1. Ogni persona ha delle responsabilità nei confronti della società digitale globale, nella quale è possibile il libero e pieno sviluppo della propria personalità. L'imposizione di responsabilità a una persona è consentita solo se serve a esercitare più efficacemente i diritti digitali di tutte le persone attraverso l'uso consapevole delle tecnologie e dei prodotti digitali.
2. Nell'esercizio dei propri diritti digitali globali, ogni persona dovrebbe essere soggetta solo alle restrizioni stabilite dalla legge al solo scopo di assicurare il dovuto riconoscimento e l'attuazione dei diritti e delle libertà altrui.
3. L'esercizio dei diritti digitali globali non deve in alcun modo essere contrario agli scopi e ai principi delle Nazioni Unite.

Articolo 36.
1. La realizzazione dei diritti umani digitali globali richiede un'azione continua da parte delle organizzazioni internazionali, degli stati, dei creatori di tecnologie, delle industrie e delle organizzazioni di ricerca ed educative.
2. L'umanità non deve permettere la condizione di divario digitale, tenendo conto degli interessi delle generazioni presenti e future. Per questo, è necessario rafforzare la cooperazione internazionale al fine di fornire a tutti gli Stati e ad altri soggetti del diritto internazionale l'opportunità di assicurare la creazione, la diffusione, la conservazione e l'attuazione dei diritti umani digitali globali.
Articolo 37.
Gli Stati membri sono incoraggiati a designare diverse istituzioni e comitati che saranno responsabili del coordinamento e dell'attuazione dei diritti umani digitali globali, nonché a preparare un'adeguata base normativa, tecnologica e di risorse umane. Nel definire gli obiettivi e le responsabilità, è necessario basarsi sulle disposizioni della presente Dichiarazione e creare sistemi più equi, sostenibili, inclusivi, aperti e incentrati sulle persone.
Dovrebbero essere adottate misure per:
a) Incoraggiare gli sviluppatori di software e hardware, i creatori, gli sviluppatori di tecnologie, i produttori e i distributori di tecnologie digitali, così come altri partner, a contribuire alla realizzazione dei diritti umani digitali globali;
b) ampliare la formazione e la ricerca, facilitare lo scambio di esperienze e conoscenze tra gli stakeholder e le istituzioni professionali sull'attuazione dei diritti umani digitali globali;
c) Incoraggiare le università e altri istituti di ricerca, sia pubblici sia privati, a garantire i diritti umani digitali globali derivanti dalla ricerca scientifica.
Articolo 38.
1. Ci assumiamo la responsabilità di aggiornare ulteriormente e sviluppare progressivamente la legislazione internazionale sui diritti umani e riconosciamo la digitalizzazione che non tiene conto degli esseri umani come un crimine contro l'umanità.
2. Essendo all'apice della Quarta Rivoluzione Industriale, l'umanità deve ora guardare al futuro, tenendo conto delle prospettive di raggiungimento della supremazia quantistica, e assumendosi la responsabilità dell'ulteriore sviluppo progressivo dei diritti umani digitali globali e dei futuri diritti umani quantistici globali.
3. La nostra priorità è l'ulteriore formazione del sistema globale di regolamentazione e gestione digitale, come insieme di principi e norme espressi sotto forma di codice, programmi macchina e soluzioni matematiche, in particolare le regole imposte alla crittografia per proteggere i diritti umani e la transizione verso lo sviluppo sostenibile della civiltà umana.

Articolo 39.
Nulla in questa Dichiarazione può essere interpretato come la concessione a qualsiasi stato, gruppo di persone o individui del diritto di impegnarsi in qualsiasi attività o intraprendere azioni volte alla distruzione dei diritti umani digitali globali stabiliti in questa Dichiarazione e in altri strumenti fondamentali dei diritti umani.


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